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2002 / Restauro conservativo Chiesa S. Siro Misinto

“…1581 Misinti. Ordinationes S.ti Caroli Q. 19. 22 delle Scripture antique Parrochialium ecclesiarum …et S,ti Siri Pontificies loci Misinti plebis seccesi…ecc.” sono le prime  note certe riferite alla chiesa di San Siro in Misinto, tratte dall’archivio storico della Curia Arcivescovile di Milano.
 
La realizzazione del manufatto è stata più volte modificata durante il corso degli anni, fino ad assumere l’attuale forma a croce latina.
 
Il restauro delle facciate ed il consolidamento del campanile sono stati gli interventi effettuati sull’edificio storico, uno dei più significativi del Comune di Misinto.
 
Particolare attenzione si è rivolta al campanile in più punti per il consolidamento della struttura,
per quanto riguarda le facciate gli intonaci hanno subito una pulitura comprensiva di restauro delle parti in cotto sul prospetto ovest, mentre la copertura è stata completamente  sostituita.
 
L’intervento manuale per la stonacatura e la pulizia delle fughe oltre al lavaggio, sono state eseguite in tempi e modalità diverse con le seguenti fasi:- messa in opera di intonaco risanante ad azione deumidificante per la parte inferiore delle pareti perimetrali esterne di facciata per un’altezza media di due metri, portata a termine in più riprese e con diversi tipi di materiale; - esecuzione di intonaco a cocciopesto premiscelato sulle pareti esterne posto al di sopra della fascia di intonaco deumidificante, composto da coppi e materiale in cotto macinati con grana da 0 a 5 mm, sabbia di fiume lavata, legato con calce aerea e calce idraulica naturale ed applicato in due mani; - ultima. la stesura di intonachino arenino per rivestimento minerale con prodotto premiscelato ecologico altamente traspirante, composto da calce idraulica naturale, calce aerea, polvere di marmo e terre colorate naturali, sabbia giala silicea ed applicato a due mani incrociate a finitura con frattazzo di spugna o di feltro.
 
La copertura esistente, anche se realizzata in un periodo relativamente recente, (anni ’60) presentava parecchie lacune: scivolamento continuo dei coppi, spostamento dei colmi, infiltrazioni d’acqua in molti punti, ammaloramento della piccola e media orditura in legno, sezione insufficiente e piegatura dovuta al carico della neve della lattoneria e dei canali.
 
La copertura è stata sostituita nuovamente con coppi a canale in cotto, la scelta si è indirizzata sulla qualità, omogeneità e proprietà “tecniche” intrinseche nel prodotto utilizzato.
 
Tutti i lavori, dalla fase progettuale nel 1999, alla ricerca e scelta dei materiali sino alla fase esecutiva nel 2001, sono stati eseguiti e condotti sotto la costante vigilanza della Sopraintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Milano e dall’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Curia Arcivescovile di Milano.