Il progetto prevede la ristrutturazione con ampliamento di una villa unifamiliare degli anni Settanta nonché la creazione di una nuova annessa unità abitativa, posta sullo stesso piano dell'esistente.
La committenza ha richiesto fin da subito una completa rivisitazione dell'immagine dell’edificio, prescrivendo una profonda revisione di quelli che erano i tratti architettonici esistenti, tipici delle case rurali dell' hinterland milanese di quegli anni.
La semplice articolazione spaziale dell’impianto originario ha permesso una ridefinizione razionale e moderna dello spazio costruito, sia in pianta che in facciata.
Il tradizionale tetto a falde in coppi ha lasciato il posto ad un lastrico piano, accentuato in modo rigoroso/preciso in corrispondenza degli sporti di gronda grazie a un fascione marcapiano, in cemento martellinato di color bianco, che corre lungo tutto il perimetro della nuova copertura.
La zona di ampliamento posta a sud dell’edificio viene proiettata con vigore verso il giardino: il fronte sud, delimitato da stretti pilastri rettangolari che si raccordano al fascione marcapiano come in un ideale prolungamento, conferisce nuovo slancio all’intero stabile.
Una piano strombato sopra al portico consente un maggior apporto illuminante alla zona giorno mentre ampie vetrate, dotate di schermature solari orientabili, filtrano la luce zenitale nei periodi estivi.
Lo sguardo veloce che percorre il fronte strada delimitato dal rettilineo fascione marcapiano si interrompe solo in corrispondenza del corpo trasversale, posto in posizione sfondata rispetto all’involucro principale e in rilievo rispetto alla copertura.
La specificità del volume trasversale è suggerita dal rivestimento ceramico in lastre ultra slim che, generando un forte contrasto per colore e matericità, contribuisce a mettere in risalto la posizione degli ingressi alle unità abitative.