Il complesso è di tipo residenziale ed è il primo progetto avente più unità abitative a firma dell' allora neo laureato architetto Mauro Monti.
Esso si colloca a nord del paese di Misinto in posizione altimetrica più elevata rispetto al nucleo storico e si sviluppa sull' asse est-ovest in uno stretto lotto con all'incirca 2200 mc insediabili.
L'idea progettuale è stata fin da subito ben chiara:
dare al manufatto un impatto prospettico poco impattante, volumetricamente leggero e nel contempo visivamente permeabile.
Si è così proceduto a scindere la volumetria insediabile in due palazzine speculari creando tra loro un cannocchiale visivo molto ampio.
Nasce per la prima volta l'esigenza progettuale di delineare gli ingombri massimi attraverso l'utilizzo di elementi architettonici quali architravi e pilastri.
Lo scopo è stato disegnare nello spazio dei parallelepipedi riuscendo a definirli in modo molto razionale, successivamente si è lavorato sulla massa dei pieni e vuoti dando permeabilità e profondità al manufatto.
Questa scelta visivamente percepibile è accentuata ancor più dalla differenza materica applicata alle superfici.
L'utilizzo della pietra sugli architravi e sui pilastri rappresenta una sorta di "scorza grezza" dell'edificio, mentre gli sfondati sono concettualmente la parte "svuotata".
A fronte di ciò il rivestimento a cappotto e la pittura bianca delineano marcatamente i volumi in secondo piano e accentuano il contrasto fra le parti.
I progetti esecutivi di recinzioni esterne, ingressi pedonali , pensiline in cristallo con tiranti in acciaio sono un insieme di elementi atti ad accentuare il senso di orizzontalità all'impianto e a voler sottolineare ancora una volta la percezione di permeabilità e leggerezza.